Tutto quello che devi sapere sulle novità dal 2025 per le startup innovative
Con l’approvazione definitiva del DDL Concorrenza 2023 da parte del Senato, cambiano i criteri e le condizioni per la definizione e la permanenza delle startup innovative nel registro dedicato. Questo articolo illustra le principali novità introdotte, con particolare attenzione ai cinque requisiti alternativi previsti per estendere il periodo di iscrizione nella sezione speciale del Registro delle imprese.
Cambiamenti nella definizione di startup innovativa
Il nuovo DDL modifica la definizione di startup innovativa, che ora deve:
- Essere una micro, piccola o media impresa, secondo la Raccomandazione 2003/361/CE della Commissione Europea.
- Non avere come attività prevalente quella di agenzia o consulenza.
Questi nuovi requisiti si aggiungono a quelli già previsti dall’art. 25 comma 2 del DL 179/2012. Inoltre, il testo approvato elimina alcune condizioni precedentemente proposte, come il requisito di un capitale sociale minimo di 20.000 euro o l’assunzione di almeno un dipendente entro il secondo anno.
Riduzione del periodo standard di iscrizione
Il periodo massimo di permanenza nella sezione speciale del Registro delle imprese è stato ridotto da 5 a 3 anni. Tuttavia, il DDL prevede la possibilità di prorogare l’iscrizione per ulteriori 2 anni se la startup soddisfa almeno uno dei seguenti requisiti:
-
Incremento delle spese di ricerca e sviluppo
Le spese in ricerca e sviluppo devono rappresentare almeno il 25% del totale. -
Contratto di sperimentazione con una Pubblica Amministrazione
La startup deve aver stipulato almeno un contratto di sperimentazione con una PA. -
Incremento significativo di ricavi o occupazione
Un aumento superiore al 50% nei ricavi derivati dalla gestione caratteristica o nell’occupazione tra il secondo e il terzo anno di attività. -
Rafforzamento patrimoniale
Costituzione di una riserva patrimoniale superiore a 50.000 euro attraverso un finanziamento convertendo, un aumento di capitale a sovrapprezzo o altri strumenti di investimento certificati. -
Ottenimento di un brevetto
La startup deve avere almeno un brevetto registrato.
Estensioni ulteriori per le Scale-up
Al termine dei 5 anni (inclusi i 2 anni di proroga), l’iscrizione può essere estesa per ulteriori periodi di due anni, fino a un massimo di quattro anni complessivi, se si soddisfano requisiti ancora più stringenti, come:
- Aumento di capitale superiore a un milione di euro da parte di un organismo di investimento collettivo del risparmio.
- Incremento dei ricavi annui derivanti dalla gestione caratteristica superiore al 100%.
Disciplina transitoria
Per le startup già iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese, il DDL introduce una disciplina transitoria. Queste potranno mantenere l’iscrizione oltre il terzo anno se soddisfano almeno uno dei requisiti previsti entro:
- 12 mesi dalla scadenza del terzo anno per quelle iscritte da più di 18 mesi.
- 6 mesi dalla scadenza del terzo anno per quelle iscritte da meno di 18 mesi.
Impatto sugli incubatori certificati
Un ulteriore elemento di novità riguarda gli incubatori certificati, che ora devono includere attività di accelerazione e supporto per le startup innovative. Questi saranno iscritti in una sezione speciale distinta nel Registro delle imprese.
Considerazioni finali
Le nuove disposizioni mirano a incentivare il consolidamento delle startup innovative, favorendo al contempo la selezione di realtà con maggiori potenzialità di crescita e sostenibilità economica.
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