Criptovalute: chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate su dichiarazione e imposta di bollo dovuta
Le criptovalute rappresentano un tema sempre più rilevante nel panorama fiscale italiano. Con la pubblicazione della risposta n. 181 del 12 settembre 2024, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti importanti per i contribuenti che detengono cripto-attività presso un exchange di diritto italiano. In particolare, ha ribadito l’obbligo di dichiarare tali attività nel Quadro RW della dichiarazione dei redditi per finalità di monitoraggio fiscale.
Un aspetto cruciale riguarda l’imposta di bollo: se l’exchange di diritto italiano presso cui si detengono criptovalute ha già versato questa imposta, pari al 2 per mille del valore delle cripto-attività, il contribuente non è tenuto a pagare ulteriori imposte sul valore delle stesse. È stata inoltre chiarita la posizione fiscale degli importi in valuta tradizionale temporaneamente presenti nel rendiconto rilasciato dall’exchange: tali somme non devono essere dichiarate nel Quadro RW e non sono soggette a imposta di bollo, poiché non rappresentano prodotti finanziari.
Questi chiarimenti si basano sulla normativa introdotta con la Legge di Bilancio 2023 e successivamente dettagliata dalla circolare n. 30/2023. Gli obblighi fiscali si applicano a tutti i residenti fiscali italiani, indipendentemente dal fatto che le cripto-attività siano detenute presso intermediari finanziari italiani o esteri.
In conclusione, per i contribuenti che detengono criptovalute, è essenziale monitorare attentamente gli sviluppi normativi e assicurarsi di rispettare tutti gli obblighi dichiarativi e fiscali, per evitare sanzioni future.