Ecco una breve introduzione della disciplina del lavoro.

Assunzione

Per quanto riguarda le assunzioni, è importante notare che non vi è alcun obbligo generale di un contratto in forma scritta, anche se la maggior parte degli accordi collettivi di lavoro lo richiedono. Al contrario tutti i contratti part-time e a tempo determinato devono essere in forma scritta. Le imprese con 15 o più dipendenti hanno l’obbligo di assumere personale proveniente da “categorie protette”, come le vedove, gli orfani, i rifugiati le persone con disabilità.

Paga e vantaggi

I contratti collettivi definiscono i livelli minimi di salario e i benefici e di solito offrono 13 o 14 mensilità all’anno.

Orario di lavoro

Mediamente, ci sono 8 ore lavorative al giorno. La durata massima settimanale di lavoro è di 48 ore (compresi gli straordinari) su un periodo di riferimento di massimo 4 mesi. Lo straordinario non può superare le 250 ore l’anno, se il datore di lavoro non rispetta questo limite può incorrere in sanzioni amministrative.

Festività e ferie

Ci sono 11 feste religiose e nazionali. Ad ognuno è concesso un giorno di riposo a settimana e un periodo di ferie annuali di 4 settimane.

Il regime del lavoro italiano

La riforma del Lavoro del 2012 ha introdotto alcune novità, le tipologie contrattuali sono quindi ora principalmente: contratti di apprendistato (min. 6 mesi e con un rapporto max. di 1,5 rispetto agli assunti), lavoro a tempo parziale, contratti a tempo determinato e contratti a tempo indeterminato.

Risoluzione del contratto

Quando un dipendente viene licenziato, qualunque sia la causa o lo stato, ha diritto al pagamento dei seguenti elementi obbligatori:

  • TFR (“Trattamento di Fine Rapporto ”). L’importo è determinato dividendo ogni stipendio annuo lordo del 13,5; il TFR è imponibile ma non soggetto a contribuzione previdenziale;
  • Altre somme. I dipendenti hanno diritto alle indennità per ferie non utilizzate, permessi e tredicesima e / o quattordicesima.
  • Periodo di preavviso. Lavoratori licenziati per motivi diversi dalla giusta causa hanno diritto ad un periodo di preavviso che dipende dalla categoria del lavoratore e la durata del servizio.

Sistema di sicurezza sociale

Il sistema italiano di sicurezza sociale gestito dall’INPS (“Istituto Nazionale Previdenza Sociale”), è obbligatorio e fornisce benefici completi per tutti i dipendenti. Dipendente e datore di lavoro finanziano congiuntamente i costi della sicurezza sociale, che sono calcolati sulla retribuzione lorda. I datori di lavoro versano i due terzi dei contributi, mentre i dipendenti pagano il restante terzo.Un fondo di compensazione salariale è a disposizione dei lavoratori industriali. Il datore di lavoro fornisce l’80% del salario lordo per le ore non lavorate, ed è successivamente rimborsato dall’Inps.

Uno straordinario fondo di compensazione salariale (Cassa Integrazione Guadagni) supportato dell’INPS sostiene temporaneamente i lavoratori che hannno subito una riduzione di orario lavorativo in una società ristrutturata, riorganizzato o convertiti. Solo le aziende con più di 15 lavoratori sono ammissibili. La Cassa Integrazione garantisce l’80% del salario lordo del lavoratore per le ore non lavorate, ed è pagabile in un periodo di 12 mesi continuo.

Il sistema pensionistico italiano obbligatorio è stato finanziato da contributi sociali versati dal datore di lavoro durante la vita lavorativa, e si basa su equità attuariale. L’età di pensionamento è ora fissata in 67 anni. Il sistema è stato recentemente più volte riformato ed esiste una complessa normativa transitoria.

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