Riepilogo della tassazione in Italia

(aggior­na­to a gen­na­io 2023) 

PERIODO D’IMPOSTA 
In gene­ra­le coin­ci­de con l’anno sola­re (è pos­si­bi­le un perio­do d’imposta diver­so dall’anno solare).

SEDE DELLA SOCIETÀ 

Le socie­tà con atti­vi­tà pro­dut­ti­ve / sede oppu­re uffi­cio ammi­ni­stra­ti­vo in Ita­lia sono sog­get­te a tas­sa­zio­ne in Italia.

IMPOSTA SUL REDDITO DELLE SOCIETÀ (“IRES“) 

Ali­quo­ta: 24% sull’utile fiscale.

La tas­sa­zio­ne è defi­ni­ti­va. Ai soci non vie­ne impu­ta­to alcun cre­di­to d’imposta.

IMPOSTA REGIONALE SULLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE (“IRAP“)

Ali­quo­ta: 3,9% sul red­di­to ope­ra­ti­vo al lor­do dei costi del per­so­na­le (le regio­ni pos­so­no pre­ve­de­re una maggiorazione).

TASSAZIONE DI REDDITI DA PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ DI CAPITALI 

Socie­tà resi­den­ti: con­cor­re alla for­ma­zio­ne del­la base impo­ni­bi­le il 5% dell’utile distri­bui­to; in deter­mi­na­ti casi è pos­si­bi­le opta­re per la tas­sa­zio­ne di trasparenza;

Socie­tà non-resi­den­ti: rite­nu­ta alla fon­te del 26% o un’aliquota ridot­ta, se pre­vi­sta dal­la rela­ti­va con­ven­zio­ne bila­te­ra­le per evi­ta­re la dop­pia impo­si­zio­ne; esen­zio­ne dal­la rite­nu­ta alla fon­te in caso di appli­ca­zio­ne del­la diret­ti­va UE madre-figlia.

TASSAZIONE DI PLUSVALENZE DA CESSIONI DI PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ DI CAPITALI (CAPITAL GAINS

Socie­tà resi­den­ti: con­cor­re alla for­ma­zio­ne del­la base impo­ni­bi­le il 5% del­la plu­sva­len­za se con­cor­ro­no cer­ti requi­si­ti (“par­ti­ci­pa­tion exemp­tion“), altri­men­ti tas­sa­zio­ne in via ordinaria;

Socie­tà non-resi­den­ti: in gene­ra­le nes­su­na tas­sa­zio­ne del­la plu­sva­len­za in Ita­lia in appli­ca­zio­ne del­la rela­ti­va con­ven­zio­ne bila­te­ra­le per evi­ta­re la dop­pia imposizione.

PERDITE DI SOCIETÀ DI CAPITALI RESIDENTI 

Ripor­to del­le per­di­te: ripor­to illi­mi­ta­to del­le per­di­te dei pri­mi 3 perio­di d’imposta; scom­pu­to limi­ta­to all’80% dell’utile di perio­do per le per­di­te dei perio­di d’imposta suc­ces­si­vi ai pri­mi tre;

Nel caso di con­so­li­da­to fisca­le: è pre­vi­sta la pos­si­bi­li­tà di som­ma­re le base impo­ni­bi­li del­le sin­go­le socie­tà del­lo stes­so grup­po; di con­se­guen­za pos­so­no esse­re com­pen­sa­te le per­di­te di una socie­tà del grup­po con uti­li di un’altra socie­tà del gruppo.

AMMORTAMENTI

Ammor­ta­men­to in quo­te costan­ti sul­la base del costo di acqui­sto oppu­re costo di produzione

inter­na; non è pre­vi­sto l’ammortamento anticipato

Fab­bri­ca­ti: 3%;

Ter­re­ni: non ven­go­no ammor­tiz­za­ti;
Impian­ti e mac­chi­na­ri: 6–17,5%;

Attrez­za­tu­re indu­stria­li e com­mer­cia­li: 12–40%;
Avvia­men­to e mar­chi: 5,55%;

Soft­ware: 50%;
Auto­vet­tu­re: 25%;

Auto­car­ri: 20%.

DEDUCIBILITÀ DI INTERESSI PASSIVI 

Gli inte­res­si pas­si­vi sono dedu­ci­bi­li nel limi­te del 30% del ROL (=red­di­to ope­ra­ti­vo lor­do del­la gestio­ne carat­te­ri­sti­ca al lor­do di ammor­ta­men­ti e cano­ni di lea­sing); esclu­se dall’applicazione sono ban­che, impre­se di assi­cu­ra­zio­ne, socie­tà finan­zia­rie e socie­tà immo­bi­lia­ri di gestione.

IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO (“IVA”)

Ali­quo­ta ordi­na­ria: 22%; ali­quo­te ridot­te: 4%, 5% e 10%.

CESSIONE DI IMMOBILI (UNITÀ ABITATIVE

In gene­ra­le, vale l’esenzione da IVA e l’applicazione dell’imposta di regi­stro pro­por­zio­na­le (9%) non­ché l’imposta ipo­te­ca­ria pari a Euro 50 e l’imposta cata­sta­le pari ad Euro 50.

In caso di appli­ca­zio­ne dell’IVA da par­te del­le impre­se costrut­tri­ci (ces­sio­ni entro cin­que anni o per opzio­ne) si appli­ca il rever­se char­ge e l’imposta di regi­stro pari ad Euro 200 non­ché l’imposta ipo­te­ca­ria pari a Euro 50 e l’imposta cata­sta­le pari ad Euro 50.

CESSIONE DI IMMOBILI (UNITÀ STRUMENTALI

In gene­ra­le, vale l’esenzione da IVA e l’applicazione dell’imposta di regi­stro in misu­ra fis­sa sal­vo tra­sfe­ri­men­ti fra privati.

In caso di appli­ca­zio­ne dell’IVA da par­te del­le impre­se costrut­tri­ci (ces­sio­ni entro cin­que anni o per opzio­ne) si appli­ca il rever­se char­ge e l’imposta di regi­stro pari ad Euro 200.

Si appli­ca poi l’imposta ipo­te­ca­ria pari al 3% e l’imposta cata­sta­le pari all’1% sal­vo tra­sfe­ri­men­ti fra privati.

IMPOSTA MUNICIPALE UNICA (“IMU”)

I fab­bri­ca­ti, in par­te anche gli impian­ti fis­sa­ti al suo­lo (p.e. impian­ti eoli­ci e foto­vol­tai­ci), e le aree edi­fi­ca­bi­li sono sog­get­ti all’imposta muni­ci­pa­le uni­ca che varia a secon­da del comu­ne dal­lo 0,86% al 1,06%. La base impo­ni­bi­le è costi­tui­ta dal valo­re dell’immobile, deter­mi­na­to sul­la base del­la ren­di­ta cata­sta­le attribuita.

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