La startup innovativa

Cre­dia­mo fer­ma­men­te nel­l’im­por­tan­za socia­le del­l’in­no­va­zio­ne, ed è per que­sto che soste­nia­mo i nuo­vi impren­di­to­ri con l’i­sti­tu­zio­ne crea­ta appo­si­ta­men­te per que­sto sco­po: la start-up innovativa.


La start-up inno­va­ti­va è una socie­tà di capi­ta­li o una coo­pe­ra­ti­va ita­lia­na che per esse­re iscrit­ta nel­la sezio­ne spe­cia­le del­la Came­ra di Com­mer­cio deve pos­se­de­re i seguen­ti requi­si­ti:

1. la socie­tà deve esse­re sta­ta costi­tui­ta e svol­ge­re atti­vi­tà com­mer­cia­li da non più di 60 mesi;

2. la socie­tà deve ave­re la sua sede prin­ci­pa­le e i suoi inte­res­si in Italia;

3. il valo­re tota­le del­la pro­du­zio­ne annua­le del­l’a­zien­da, a par­ti­re dal secon­do anno, non deve supe­ra­re i 5 milio­ni di euro;

4. la socie­tà non deve distri­bui­re o aver distri­bui­to utili;

5. la socie­tà deve ave­re come ogget­to socia­le esclu­si­vo o prin­ci­pa­le lo svi­lup­po, la pro­du­zio­ne e la com­mer­cia­liz­za­zio­ne di pro­dot­ti o ser­vi­zi inno­va­ti­vi ad alto valo­re tecnologico;

6. la socie­tà non deve esse­re sta­ta costi­tui­ta da una fusio­ne, da una scis­sio­ne socie­ta­ria o dal­la ces­sio­ne di un’a­zien­da o di un ramo d’azienda.


La start-up inno­va­ti­va deve ave­re alme­no uno dei seguen­ti requi­si­ti sostan­zia­li aggiun­ti­vi:

1. le spe­se di ricer­ca e svi­lup­po soste­nu­te dal­l’a­zien­da devo­no esse­re pari o supe­rio­ri al 15% del mag­gio­re tra costo e valo­re tota­le del­la produzione;

2. l’a­zien­da deve impie­ga­re come dipen­den­ti o col­la­bo­ra­to­ri, a qual­sia­si tito­lo, in una per­cen­tua­le pari o supe­rio­re a 1/3 del­la pro­pria for­za lavo­ro, per­so­na­le in pos­ses­so di un dot­to­ra­to di ricer­ca o che sta svol­gen­do un dot­to­ra­to di ricer­ca pres­so un’u­ni­ver­si­tà ita­lia­na o stra­nie­ra o in pos­ses­so di una lau­rea trien­na­le, e che abbia svol­to atti­vi­tà di ricer­ca cer­ti­fi­ca­ta pres­so isti­tu­ti di ricer­ca per alme­no 3 anni in Ita­lia o all’estero;

è pos­si­bi­le, in alter­na­ti­va, assu­me­re come dipen­den­ti o col­la­bo­ra­to­ri, a qual­sia­si tito­lo, in per­cen­tua­le pari o supe­rio­re ai 2/3 del­la for­za lavo­ro com­ples­si­va, per­so­na­le in pos­ses­so di lau­rea magistrale;

3. l’a­zien­da deve esse­re tito­la­re o depo­si­ta­ria o licen­zia­ta­ria di alme­no un bre­vet­to indu­stria­le rela­ti­vo a un’in­ven­zio­ne indu­stria­le, bio­tec­no­lo­gi­ca, di topo­gra­fia di pro­dot­to a semi­con­dut­to­ri o di nuo­va varie­tà vege­ta­le diret­ta­men­te con­nes­sa all’og­get­to socia­le e all’at­ti­vi­tà di impresa;

Nel­l’am­bi­to del­la tito­la­ri­tà dei dirit­ti di pro­prie­tà indu­stria­le, si inten­de anche un pro­gram­ma per ela­bo­ra­to­re ori­gi­na­le regi­stra­to pres­so il Regi­stro pub­bli­co spe­cia­le per i pro­gram­mi per ela­bo­ra­to­re, a con­di­zio­ne che sia anch’es­so atti­nen­te all’og­get­to socia­le e all’at­ti­vi­tà d’impresa.


I van­tag­gi (in ordi­ne di importanza)

A. Incen­ti­vi per inve­sti­re in start-up innovative

- Van­tag­gi fisca­li sot­to for­ma di detra­zio­ni e dedu­zio­ni fiscali.

* detra­zio­ne dal­l’im­po­sta sul red­di­to del­le per­so­ne fisi­che un impor­to pari al 30% (dal 2017, in pre­ce­den­za era il 19%) del­l’am­mon­ta­re inve­sti­to dal con­tri­buen­te nel capi­ta­le socia­le di una o più start-up inno­va­ti­ve (l’in­ve­sti­men­to mas­si­mo detrai­bi­le non può supe­ra­re la som­ma di 1.000.000 di euro (dal 2017, in pre­ce­den­za era 500.000 euro per cia­scun perio­do d’im­po­sta e deve esse­re man­te­nu­to per alme­no 2 anni).

* dedu­zio­ne del red­di­to dei sog­get­ti pas­si­vi del­l’im­po­sta sul red­di­to del­le socie­tà — diver­si dal­le start-up inno­va­ti­ve — 30% dal 2017, in pre­ce­den­za era il 20% del­l’im­por­to inve­sti­to nel capi­ta­le socia­le di una o più start-up inno­va­ti­ve (l’in­ve­sti­men­to mas­si­mo dedu­ci­bi­le non può supe­ra­re la som­ma di 1.800.000 euro in cia­scun perio­do d’im­po­sta e deve esse­re man­te­nu­to per alme­no 2 anni).

Inve­sti­men­ti che bene­fi­cia­no di age­vo­la­zio­ni fiscali

con­tri­bu­ti in dena­ro a start-up innovative

com­pen­sa­zio­ni di cre­di­ti in caso di sot­to­scri­zio­ne di aumen­ti di capi­ta­le sociale

azio­ni di start-up inno­va­ti­ve o di socie­tà che inve­sto­no prin­ci­pal­men­te in start-up innovative

quo­te di nuo­ve emis­sio­ni di start-up innovative

inve­sti­men­ti in quo­te di OICR che inve­sto­no pre­va­len­te­men­te in start-up innovative.

Inve­sti­men­ti che non pos­so­no bene­fi­cia­re di sgra­vi fiscali

Inve­sti­men­ti in start-up inno­va­ti­ve effet­tua­ti tra­mi­te OIC o socie­tà — diret­ta­men­te o indi­ret­ta­men­te — a par­te­ci­pa­zio­ne pubblica

inve­sti­men­ti effet­tua­ti in start-up inno­va­ti­ve che si qua­li­fi­ca­no come impre­se in dif­fi­col­tà secon­do la defi­ni­zio­ne del­la Comu­ni­ca­zio­ne del­la Com­mis­sio­ne euro­pea 2004/C 244/02

inve­sti­men­ti in start-up inno­va­ti­ve ope­ran­ti nei set­to­ri del­la can­tie­ri­sti­ca nava­le e del car­bo­ne e acciaio

- misu­re per la rac­col­ta di capi­ta­le di rischio nel­le start-up innovative

(a) l’ac­ces­so all’e­qui­ty crowfunding;

(b) l’in­ter­ven­to del Fon­do Cen­tra­le di Garan­zia per le Pic­co­le e Medie Impre­se a tito­lo gra­tui­to e secon­do cri­te­ri e moda­li­tà semplificati:

* la garan­zia è con­ces­sa gra­tui­ta­men­te alle start-up inno­va­ti­ve e agli incu­ba­to­ri certificati;

* La garan­zia è con­ces­sa in via prio­ri­ta­ria e sen­za valu­ta­zio­ne dei dati con­ta­bi­li di bilan­cio del­la start-up inno­va­ti­va o del­l’in­cu­ba­to­re cer­ti­fi­ca­to a con­di­zio­ne che il sog­get­to finan­zia­to­re, in rela­zio­ne all’im­por­to del­l’o­pe­ra­zio­ne finan­zia­ria, non acqui­si­sca alcu­na garan­zia, rea­le, assi­cu­ra­ti­va o bancaria;

* i richie­den­ti la garan­zia devo­no aver pre­ven­ti­va­men­te acqui­si­to appo­si­ta dichia­ra­zio­ne sosti­tu­ti­va del­l’at­to di noto­rie­tà con la qua­le il lega­le rap­pre­sen­tan­te o il pro­cu­ra­to­re spe­cia­le del­la start-up inno­va­ti­va o del­l’in­cu­ba­to­re cer­ti­fi­ca­to atte­sta l’i­scri­zio­ne nel­la sezio­ne spe­cia­le del Regi­stro del­le Imprese;

* La dichia­ra­zio­ne sosti­tu­ti­va del­l’at­to di noto­rie­tà deve esse­re con­ser­va­ta dal richie­den­te ed esi­bi­ta in caso di insol­ven­za del­la start-up inno­va­ti­va o del­l’in­cu­ba­to­re cer­ti­fi­ca­to, oppu­re esi­bi­ta su sem­pli­ce richie­sta del gesto­re del fon­do di garanzia

* Le can­di­da­tu­re devo­no esse­re invia­te al respon­sa­bi­le via fax o tra­mi­te rac­co­man­da­ta con rice­vu­ta di ritor­no, fino a diver­sa comunicazione.

Per quan­to riguar­da la coper­tu­ra del­le ope­ra­zio­ni finan­zia­rie, il Fon­do di Garan­zia per le Pic­co­le e Medie Impre­se può garantire:

* fino all’80% del­l’im­por­to del­l’e­spo­si­zio­ne per capi­ta­le, inte­res­si, con­trat­ti e ina­dem­pien­ze, del richie­den­te nei con­fron­ti del­la start-up inno­va­ti­va o del­l’in­cu­ba­to­re cer­ti­fi­ca­to (garan­zia diretta);

* fino all’80% del­l’im­por­to garan­ti­to dal Con­fi­di o da altro fon­do di garan­zia, pur­ché le garan­zie da que­sti rila­scia­te non supe­ri­no la per­cen­tua­le mas­si­ma di coper­tu­ra dell’80% (garan­zia indi­ret­ta o controgaranzia).

L’im­por­to mas­si­mo che il Fon­do di garan­zia per le pic­co­le e medie impre­se è in gra­do di garan­ti­re è di 2,5 milio­ni di euro per sin­go­la start-up inno­va­ti­va o incu­ba­to­re certificato.

Nel caso in cui man­chi la dichia­ra­zio­ne sosti­tu­ti­va del­l’at­to di noto­rie­tà atte­stan­te l’i­scri­zio­ne nel­la sezio­ne spe­cia­le del Regi­stro del­le Impre­se o il sog­get­to finan­zia­to­re abbia acqui­si­to garan­zie rea­li, assi­cu­ra­ti­ve o ban­ca­rie, la garan­zia potrà esse­re con­ces­sa sul­la base dei ter­mi­ni e del­le moda­li­tà ordi­na­rie pre­vi­ste dal­le vigen­ti dispo­si­zio­ni ope­ra­ti­ve del Fon­do di Garan­zia per le Pic­co­le e Medie Imprese.

c) i ser­vi­zi mes­si a dispo­si­zio­ne dal­l’I­CE — Agen­zia per la pro­mo­zio­ne all’e­ste­ro e l’in­ter­na­zio­na­liz­za­zio­ne del­le impre­se ita­lia­ne e da Desk Ita­lia, bene­fi­cian­do così del­l’as­si­sten­za nor­ma­ti­va, socie­ta­ria, fisca­le, immo­bi­lia­re e cre­di­ti­zia for­ni­ta da que­sti enti. In par­ti­co­la­re, l’I­CE prov­ve­de all’in­di­vi­dua­zio­ne del­le prin­ci­pa­li fie­re ed even­ti inter­na­zio­na­li dove ospi­ta­re gra­tui­ta­men­te le start-up inno­va­ti­ve e svi­lup­pa ini­zia­ti­ve vol­te a faci­li­ta­re l’in­con­tro del­le azien­de con poten­zia­li investitori.

- Misu­re per inco­rag­gia­re la crea­zio­ne di start-up inno­va­ti­ve da par­te di can­di­da­ti stranieri.

Il gover­no ha inol­tre con­sen­ti­to l’in­gres­so di cit­ta­di­ni stra­nie­ri a sco­po di lavo­ro auto­no­mo per la costi­tu­zio­ne di start-up inno­va­ti­ve a favo­re del­le qua­li pos­sa esse­re attri­bui­to un rap­por­to di lavo­ro auto­no­mo con l’azienda.

Con decre­to del 24 mar­zo 2014, il Mini­ste­ro del­lo Svi­lup­po Eco­no­mi­co ha pre­vi­sto l’i­sti­tu­zio­ne di un appo­si­to Comi­ta­to di natu­ra tec­ni­ca per svol­ge­re l’at­ti­vi­tà di valu­ta­zio­ne e veri­fi­ca dei requi­si­ti pre­vi­sti dal­la leg­ge per l’ot­te­ni­men­to del nul­la-osta per la con­ces­sio­ne del visto star­tup inno­va­ti­ve per que­sta cate­go­ria di soggetti.

È sta­to quin­di isti­tui­to un “Comi­ta­to Tec­ni­co Ita­lia — Star­tup Visa” pres­so il Mini­ste­ro del­lo Svi­lup­po Eco­no­mi­co — Dire­zio­ne Gene­ra­le per la Poli­ti­ca Indu­stria­le, la Com­pe­ti­ti­vi­tà e le Pic­co­le e Medie Impre­se — che avrà il com­pi­to di:

- di effet­tua­re una valu­ta­zio­ne tec­ni­ca dei pro­get­ti di star­tup inno­va­ti­ve pre­sen­ta­ti da can­di­da­ti stranieri;

- Del­la veri­fi­ca dei requi­si­ti mini­mi in ter­mi­ni di dispo­ni­bi­li­tà finanziaria;

- del­la rice­zio­ne del­le dichia­ra­zio­ni di impe­gno per l’i­scri­zio­ne ai pro­get­ti valu­ta­ti e appro­va­ti diret­ta­men­te dagli incu­ba­to­ri cer­ti­fi­ca­ti di start-up innovative;

- Di aver acqui­si­to il nul­la osta prov­vi­so­rio ai fini del­l’in­gres­so del cit­ta­di­no stra­nie­ro rila­scia­to dal­la Que­stu­ra ter­ri­to­rial­men­te competente.

- Rila­scia­re il pro­prio nul­la osta, che è il pre­re­qui­si­to neces­sa­rio per l’ot­te­ni­men­to di un visto per lavo­ro auto­no­mo per i cit­ta­di­ni stra­nie­ri extra­co­mu­ni­ta­ri che inten­do­no entra­re nel Pae­se allo sco­po di costi­tui­re impre­se start-up innovative.


B. Esen­zio­ni dal­le tasse:

- Esen­zio­ne dal paga­men­to del­l’im­po­sta di bol­lo e dei dirit­ti di segre­te­ria al momen­to del­la regi­stra­zio­ne del­la start-up innovativa

- Esen­zio­ni dal paga­men­to del dirit­to annua­le a favo­re del­le Came­re di Commercio.

Le esen­zio­ni sono sog­get­te al man­te­ni­men­to dei requi­si­ti e sono atti­ve solo per quat­tro anni.


C. Cri­si del­la start-up innovativa

In con­si­de­ra­zio­ne del­l’e­le­va­to tas­so di rischio d’im­pre­sa asso­cia­to all’in­ve­sti­men­to in atti­vi­tà ad alto tas­so di inno­va­zio­ne, il nostro legi­sla­to­re ha esen­ta­to la start-up inno­va­ti­va dal­la disci­pli­na del fal­li­men­to e del­le altre pro­ce­du­re con­cor­sua­li, ad ecce­zio­ne del­le pro­ce­du­re di com­po­si­zio­ne del­la cri­si da sovrain­de­bi­ta­men­to e di liqui­da­zio­ne del patri­mo­nio pre­vi­ste per i sog­get­ti non fallibili.


D. Ecce­zio­ni al dirit­to societario:

- pos­si­bi­li­tà di rin­via­re la ridu­zio­ne del capi­ta­le socia­le al secon­do anno di atti­vi­tà in caso di per­di­ta infe­rio­re a 1/3 per le start-up inno­va­ti­ve (art. 2446 e art. 2482 c.c.);

- in caso di ridu­zio­ne del capi­ta­le socia­le al di sot­to del mini­mo lega­le, l’as­sem­blea è auto­riz­za­ta a rin­via­re alla fine del­l’e­ser­ci­zio suc­ces­si­vo la deli­be­ra­zio­ne di ridu­zio­ne del capi­ta­le e con­te­stua­le aumen­to del­lo stes­so per un impor­to non infe­rio­re al mini­mo lega­le, come pre­vi­sto dagli artt. 2447 c.c. e Art. 2482 ter c.c.; — l’at­to costi­tu­ti­vo del­la start-up inno­va­ti­va costi­tui­ta in for­ma di socie­tà a respon­sa­bi­li­tà limi­ta­ta può:

(a) crea­re cate­go­rie di azio­ni di par­te­ci­pa­zio­ne con dirit­ti diversi;

(b) deter­mi­na­re il con­te­nu­to del­le diver­se quo­te di partecipazione;

© crea­re cate­go­rie di azio­ni di par­te­ci­pa­zio­ne che non con­fe­ri­sco­no dirit­ti di voto o che con­fe­ri­sco­no dirit­ti di voto non pro­por­zio­na­li alla par­te­ci­pa­zio­ne dete­nu­ta dagli azionisti;

(d) crea­re cate­go­rie di azio­ni di par­te­ci­pa­zio­ne che con­fe­ri­sca­no dirit­ti di voto limi­ta­ti a par­ti­co­la­ri sog­get­ti o subor­di­na­ti al veri­fi­car­si di par­ti­co­la­ri condizioni;

- le quo­te di par­te­ci­pa­zio­ne dete­nu­te nel­la start-up inno­va­ti­va costi­tui­ta in for­ma di socie­tà a respon­sa­bi­li­tà limi­ta­ta pos­so­no esse­re ogget­to di offer­te pub­bli­che di pro­dot­ti finanziari;

- nel­le start-up inno­va­ti­ve costi­tui­te in for­ma di socie­tà a respon­sa­bi­li­tà limi­ta­ta, è con­sen­ti­to dero­ga­re al divie­to di effet­tua­re ope­ra­zio­ni sul­le pro­prie par­te­ci­pa­zio­ni pre­vi­sto dal­l’ar­ti­co­lo 2474 del Codi­ce Civi­le, nel caso in cui tali ope­ra­zio­ni sia­no effet­tua­te in attua­zio­ne di pia­ni di incen­ti­va­zio­ne che pre­ve­da­no l’as­se­gna­zio­ne di azio­ni a dipen­den­ti, col­la­bo­ra­to­ri o com­po­nen­ti del­l’or­ga­no ammi­ni­stra­ti­vo, pre­sta­to­ri d’o­pe­ra e di ser­vi­zi, anche professionali

- è ammis­si­bi­le che l’at­to costi­tu­ti­vo del­la start-up inno­va­ti­va e del­l’in­cu­ba­to­re cer­ti­fi­ca­to pre­ve­da l’e­mis­sio­ne di stru­men­ti finan­zia­ri dota­ti di dirit­ti patri­mo­nia­li o anche di dirit­ti ammi­ni­stra­ti­vi con esclu­sio­ne del dirit­to di voto a fron­te di un appor­to di soci o di ter­zi, anche di lavo­ro o di servizi.

E. Age­vo­la­zio­ni per l’as­sun­zio­ne di per­so­na­le nel­le start-up innovative
Per le start-up inno­va­ti­ve sono sta­te intro­dot­te sem­pli­fi­ca­zio­ni nel­la richie­sta del cre­di­to d’im­po­sta per le nuo­ve assun­zio­ni di per­so­na­le alta­men­te qua­li­fi­ca­to assun­to a tem­po inde­ter­mi­na­to (com­pre­so il per­so­na­le assun­to con con­trat­to di apprendistato).
Con il nuo­vo cre­di­to d’im­po­sta per la ricer­ca e lo svi­lup­po pre­vi­sto dal decre­to del 27 mag­gio 2015, vie­ne eli­mi­na­ta la con­ces­sio­ne prio­ri­ta­ria rispet­to alle altre impre­se e la pos­si­bi­li­tà di auto­cer­ti­fi­ca­zio­ne da par­te del lega­le rappresentante.
 

F. La remu­ne­ra­zio­ne con stru­men­ti finan­zia­ri del­la start-up innovativa.

È pre­vi­sto un regi­me fisca­le e con­tri­bu­ti­vo di favo­re per i pia­ni di incen­ti­va­zio­ne basa­ti sul­l’as­se­gna­zio­ne di azio­ni, quo­te o tito­li simi­li ad ammi­ni­stra­to­ri, dipen­den­ti o col­la­bo­ra­to­ri con­ti­nua­ti­vi di start-up innovative.
Il red­di­to da lavo­ro dipen­den­te deri­van­te dal­l’as­se­gna­zio­ne ad ammi­ni­stra­to­ri, dipen­den­ti o col­la­bo­ra­to­ri con­ti­nua­ti­vi di stru­men­ti finan­zia­ri o di qual­sia­si altro dirit­to o incen­ti­vo che pre­ve­da l’as­se­gna­zio­ne di stru­men­ti finan­zia­ri o dirit­ti simi­li, non­ché dal­l’e­ser­ci­zio del dirit­to di opzio­ne con­fe­ri­to per l’ac­qui­sto degli stru­men­ti finan­zia­ri di cui sopra, non con­cor­re alla for­ma­zio­ne del red­di­to impo­ni­bi­le sia ai fini fisca­li che contributivi.
Tut­ta­via, l’ap­pli­ca­zio­ne del­l’a­ge­vo­la­zio­ne è subor­di­na­ta al fat­to che gli stru­men­ti finan­zia­ri o i dirit­ti non sia­no riac­qui­sta­ti dal­la start-up inno­va­ti­va o dal­l’in­cu­ba­to­re cer­ti­fi­ca­to, dal­la socie­tà emit­ten­te o da qual­sia­si altro sog­get­to che con­trol­la diret­ta­men­te o è con­trol­la­to dal­la start-up inno­va­ti­va o dal­l’in­cu­ba­to­re cer­ti­fi­ca­to. Quan­do que­sta con­di­zio­ne è sod­di­sfat­ta, infat­ti, il red­di­to da lavo­ro con­cor­re a for­ma­re il red­di­to impo­ni­bi­le ed è sog­get­to a tas­sa­zio­ne con rife­ri­men­to al perio­do in cui è avve­nu­to il tra­sfe­ri­men­to degli stru­men­ti finan­zia­ri o dei dirit­ti connessi.

Taxdry Srl - C.F./P.I. 08982510961
Ufficio: Piazza Repubblica, 32 - 20124 Milano
Tel: (+39) 349.89.00.573
Email: [email protected]

Privacy Policy

Verified by MonsterInsights