Imposizione indiretta

Le socie­tà per azio­ni (SpA) e le socie­tà a respon­sa­bi­li­tà limi­ta­ta (Srl), o sta­bi­le orga­niz­za­zio­ne in Ita­lia di una socie­tà non resi­den­te, sono sog­get­te oltre alle impo­ste sui red­di­ti alle seguen­ti impo­ste indirette:

 

Imposta sul valore aggiunto (IVA)

Il siste­ma di fun­zio­na­men­to dell’IVA è il mede­si­mo di quel­lo pre­vi­sto in tut­ta l’Unione Euro­pea dal­la diret­ti­va n.2006/112.

Il tas­so nor­ma­le del­l’im­po­sta è del 22. Ali­quo­te ridot­te del 4%, del 5% e del 10% si appli­ca­no sui beni di pri­ma neces­si­tà. Le azien­de devo­no cal­co­la­re il loro debi­to o cre­di­to IVA su base men­si­le. Se c’è un sal­do, il paga­men­to deve esse­re effet­tua­to il mese suc­ces­si­vo. Se ven­go­no sod­di­sfat­te deter­mi­na­te con­di­zio­ni, l’I­VA può esse­re cal­co­la­ta e paga­ta su base tri­me­stra­le. La dichia­ra­zio­ne IVA annua­le deve esse­re com­ple­ta­ta entro la fine di febbraio.

In alcu­ni set­to­ri con­si­de­ra­ti a rischio è appli­ca­bi­le il mec­ca­ni­smo del rever­se char­ge, in dero­ga al prin­ci­pio di carat­te­re gene­ra­le, vie­ne desi­gna­to qua­le debi­to­re dell’Iva il sog­get­to pas­si­vo desti­na­ta­rio del­la cessione.

 

Registrazione e di bollo

Tut­ti gli atti scrit­ti e i docu­men­ti che han­no effet­to giu­ri­di­co ese­gui­ti in Ita­lia devo­no esse­re regi­stra­ti pres­so l’Uf­fi­cio del Regi­stro entro 20 gior­ni dal­la data di ese­cu­zio­ne. Inol­tre, talu­ni accor­di ora­li spe­ci­fi­ca­ti nel­la leg­ge dell’imposta di regi­stro devo­no esse­re registrati.

Qua­si tut­ti i docu­men­ti lega­li devo­no esse­re redat­te su car­ta bol­la­ta, che può esse­re acqui­sta­ta pres­so i ​​riven­di­to­ri auto­riz­za­ti. Se un docu­men­to lega­le è redat­to all’e­ste­ro deve esse­re in bol­lo oppu­re può esse­re redat­to su car­ta sem­pli­ce e, suc­ces­si­va­men­te, stam­pa­to in Ita­lia pres­so un uffi­cio pub­bli­co pre­vio paga­men­to del bollo.

 

Imposta comunale sugli edifici (IMU)

La base impo­ni­bi­le è costi­tui­ta dal valo­re cata­sta­le del­l’im­mo­bi­le. Nel caso in cui il valo­re cata­sta­le non è sta­ta deter­mi­na­ta dal­l’uf­fi­cio del­le impo­ste, il con­tri­buen­te deve deter­mi­na­re da solo il valo­re cata­sta­le del fab­bri­ca­to sul­la base di deter­mi­na­ti para­me­tri. Per gli edi­fi­ci indu­stria­li sen­za valo­re cata­sta­le, la base impo­ni­bi­le è costi­tui­ta dal costo sto­ri­co dei beni immo­bi­li riva­lu­ta­ti da cer­ti para­me­tri fis­sa­ti a secon­da del costo. Il tax rate è fis­sa­to tra una gam­ma da 0,76% al 1,06% del­la base imponibile.

I fab­bri­ca­ti stru­men­ta­li all’attività d’impresa sono assog­get­ta­ti all’aliquota del­lo 0,76%. Tale ali­quo­ta è ridu­ci­bi­le da par­te del Comune.

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